Museos escolares 15
Sussidio didattico per la scuola elementare(primi del novecento).
Il vapore prodottodalla caldaia fa girare la ruota
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Il ricostruire come, dove, attraverso quali metodi, materiali, strumenti il bambino è stato non solo istruito ma anche educato a condividere cultura, comportamenti e, in definitiva, valori della classe adulta è oggetto di vivo interesse non più e non solo da parte dei pedagogisti.
Il museo risponde quindi alle esigenze scientifiche di storici, antropèologi, sociologi, etnografi, psicologi, fornendo loro la possibilità di confrontarsi con una serie di materiali che generalmente non vengono raccolti, conservati ed esposti né dai musei né dalle stesse istituzioni (scuole, collegi, circoli sportivi, parrocchie, ...) che li possiedono.
Questo museo, destinato quindi alla salvaguardia di un materiale eterogeneo, intende proporsi anche all'attenzione degli insegnanti e degli educatori in genere, per contribuire al rinnovamento della didattica della storia. Ciò è particolarmente evidente nella scuola elementare dove i programmi prevedono lo svolgimento di attività di ricerca in grado di coinvolgere direttamente gli alunni guidandoli ad individuare alcuni passaggi significativi nel processo di cambiamento storico delle realtà ad essi più vicine.
Il museo, offrendo l'opportunità di un confronto con quanto è avvenuto concretamente nella "scuola in azione", permette una più ricca comprensione del lungo cammino dell'educazione individuando costanti, verificando evoluzioni, consentendo di "far tesoro di ciò che è stato per migliorare ciò che è", finendo con l'offrire la consapevolezza che "la coscienza del passato è la faccia nascosta del presente" secondo la suggestiva immagine di Giovanni Genovesi che ha dedicato alla memoria della scuola alcune pagine assai significative in un suo saggio
Il museo risponde quindi alle esigenze scientifiche di storici, antropèologi, sociologi, etnografi, psicologi, fornendo loro la possibilità di confrontarsi con una serie di materiali che generalmente non vengono raccolti, conservati ed esposti né dai musei né dalle stesse istituzioni (scuole, collegi, circoli sportivi, parrocchie, ...) che li possiedono.
Questo museo, destinato quindi alla salvaguardia di un materiale eterogeneo, intende proporsi anche all'attenzione degli insegnanti e degli educatori in genere, per contribuire al rinnovamento della didattica della storia. Ciò è particolarmente evidente nella scuola elementare dove i programmi prevedono lo svolgimento di attività di ricerca in grado di coinvolgere direttamente gli alunni guidandoli ad individuare alcuni passaggi significativi nel processo di cambiamento storico delle realtà ad essi più vicine.
Il museo, offrendo l'opportunità di un confronto con quanto è avvenuto concretamente nella "scuola in azione", permette una più ricca comprensione del lungo cammino dell'educazione individuando costanti, verificando evoluzioni, consentendo di "far tesoro di ciò che è stato per migliorare ciò che è", finendo con l'offrire la consapevolezza che "la coscienza del passato è la faccia nascosta del presente" secondo la suggestiva immagine di Giovanni Genovesi che ha dedicato alla memoria della scuola alcune pagine assai significative in un suo saggio
Dipartimento di Scienze dell'Educazione
via degli Obizzi, 21-23 - 35122 Padova
e-mail: museo.educazione@unipd.it
Responsabile scientifico c/o Dipartimento di Scienze dell'Educazionetel. +39 049 8274786 - fax. +39 049 8274546 e-mail: patrizia.zamperlin@unipd.it
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